La Vigna di Rachele: Esperienze del gruppo settimanale*
*Nota: Il gruppo settimanale (della durata di 14 settimane) non è ancora offerta in Italia.
"La Vigna di
Rachele è stato per me un aiuto inestimabile. Ha aperto i
miei occhi riguardo certe cose che accadevano nella mia vita. Mi ha
fatto rendere conto del fatto che il mio aborto ha toccato tutto
ciò che faccio. Il ritiro mi ha aiutato finalmente a
superare gli ultimi otto anni di confusione e tumulto. Nella mia
opinione, non si può trovare in nessun’altra parte
un aiuto come questo. Mi ha portata più vicina a Dio e al
Suo amore per me. Consiglio a qualsiasi persona che ha vissuto
l’aborto di fare una esperienza della Vigna di
Rachele.” - Carla

“Avevo molta
paura di entrare nella Vigna di Rachele. Ero già andata a
diversi consultori e nessuno sembrava toccare il punto chiave.
Lo stare con altre donne che hanno avuto la stessa esperienza mi ha
fatto sentire per la prima volta che non ero sola.
C’è tanto nella cultura corrente che dice che
l’aborto è
semplice e sicuro per cui a volte sentivo che forse ero veramente pazza
a sentire quello che sentivo. Tutti mi avevano detto che non
c’era una ragione concreta che giustificasse
l’esistenza dei sentimenti con cui lottavo. Lavorando in
gruppo, sentivo per la prima volta nella mia vita che non ero da
sola. Ho avuto l’amore e il supporto di altre persone, ma
ciò che ho sentito è stato l’amore e il
perdono di Dio.” - Anna
"Signore, Dio della mia salvezza,
davanti a te grido giorno e notte.
Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l'orecchio al mio lamento.
Io sono colmo di sventure,
la mia vita è vicina alla tomba."
- Salmo 88, 2-4
“All’inizio
quasi tremavo all’idea di partecipare. Soprattutto quando mi
hanno detto che nel weekend ci sarebbero stati anche degli uomini. Adesso che
rifletto sugli ultimi mesi, vedo un cambiamento molto positivo in me
stessa. La Vigna mi ha aiutato a mettere in prospettiva tutta la mia
vita. Dopo tutte le nostre discussioni ed esercizi, mi sento
più in pace con me stessa. Mi rendo conto di quanto avevo
allontanato il problema da me stessa. C’è stata
per me molta emozione all’idea di cominciare a sviluppare un
rapporto spirituale con i miei bambini. Questa idea della comunione dei
santi, è diventata una cosa molto bella. Sento
finalmente il perdono di Dio, e sento anche che Lui davvero mi ama.
Quello non lo avevo mai sentito prima.” - Vanessa
“Quanto
sono poco conosciuti la bontà e l’amore
misericordioso di Gesù.”
- S. Teresa di
Lisieux

“Sono entrata
in questa esperienza con un dolore terribile, di cui l’aborto
era solo una parte. Ora ho lasciato quel luogo, credendo che
c’è davvero un Dio che mi ama, un Dio che
è morto per me, un Dio che tiene sicuri, sani e felici i
miei amati defunti, un Dio che mi ha perdonato senza essere obbligato a
farlo, un Dio che adesso mi fa forte nel mare agitato della vita
quotidiana. Insomma, ho trovato un Salvatore. In realtà non
aspettavo quello, ma l’ho trovato. La Vigna di Rachele
è l’esperienza più vera e
più reale che mi sia mai capitata. Adesso voglio collaborare
ad offrirla agli altri.” - Lisa

“I sentimenti
più importanti che ho sperimentato nella Vigna di Rachele,
quelli che più mi hanno aiutato, sono un senso del perdono
da parte del bambino verso di me e il senso del perdono di Dio. Tutte e
due le cose hanno calmato il dolore e la violenza interna che ho
sentito, anche se nascosta, durante gli ultimi 17 anni. Ho anche visto
quanto soffrono altre donne in seguito
all’aborto. Sono sicura che ci sono molte persone che
potrebbero trarre beneficio da questo programma. So che ha salvato la
mia vita e mi ha fatto cosciente della propria
auto-distruttività. E’ stato importante poterci
rendere conto di perché abbiamo preso - e prendiamo ancora -
le nostre decisioni.” - Lori

"Tacevo e si logoravano le mie ossa,
mentre gemevo tutto il giorno.
Giorno e notte pesava su di me la tua mano,
come per arsura d'estate inaridiva il mio vigore.
Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: 'Confesserò al Signore le mie colpe'
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.
Per questo ti prega ogni fedele nel tempo dell'angoscia."
- Salmo 32, 3-6
“Avevo 22 anni il
giorno che ho avuto il mio aborto. E’ stata
un’esperienza che ha cambiato la mia vita per sempre. Per
anni mi sentivo vuota, confusa, sola, impietrita da un lutto
inespresso.Portavo dentro tanta rabbia e un senso di colpa. Ma con il
lavoro che abbiamo fatto nella Vigna di Rachele, ho potuto
trovare la pace e il perdono dentro di me. Ho potuto riconoscere e
onorare la vita di mio figlio. Mi ha anche dato una rinascita della
fede.
E’ la prima volta che sento la pace.” - Maria

“All’inizio
ero confusa e non capivo verso dove mi avrebbe portato questa Vigna di
Rachele.
Ad un certo punto sono stata colpita dal pensiero: “sto
camminando con il Nostro Signore”.
Percorrendo i passi della Sua vita io mi
stavo confrontando con le parti più intime
della mia vita e della mia anima. A volte ho davvero sentito i brividi.
Come la notte quando
ho conosciuto mia figlia. Gesù ha messo insieme le nostre
mani e in quel momento quasi non
riuscivo a respirare. Il mio petto era pienissimo e pesantissimo, e il
mio cuore batteva forte.
Volevo gridare qualcosa, ma sono rimasta in silenzio e, con le lacrime
che correvano sul mio
volto, ho abbracciato teneramente mia figlia mentre Gesù ci
guardava. Sono stata cosciente
di un Potere così intenso da non trovare le parole per
esprimerlo.” - Nina

“Mi ero molto
allontanata dalla Chiesa, ma ho trovato il coraggio di venire qui, in
questa terra sacra. L’aprire i nostri cuori e il condividere
le nostre ferite e i nostri dolori, ma anche la nostra guarigione,
è stata una della più belle esperienze della mia
vita che il Signore mi ha dato. Nell’ accettare il buio del
mio passato e il tremito della mia anima, ho trovato la pace. Come
Lazzaro, sono uscita dalla mia tomba e Gesù ha tolto le
bende dai miei occhi. Adesso Lo posso guardare in volto e mi sento
bella.” -
Valeria



“Quando sono
arrivata alla Vigna di Rachele l’unica cosa che sentivo era
il dolore, solo dolore e puro dolore. Niente di identificabile, niente che
io potessi confrontare ed analizzare, come un senso di colpa o rabbia. Sapevo solo che avevo avuto un aborto 20 anni fa, e
nell’ultimo anno c’erano delle immagini che
cominciavano a tormentarmi. Parole come ‘assassina’
entravano nella mia testa. Non volevo un’esperienza
religiosa, nemmeno cristiana. Volevo restare padrona della mia
spiritualità. Non volevo mettermi in un gruppo di persone
che lasciavano che un Dio maschio controllasse le loro vite.Volevo
essere quella fuori dal gruppo. Ma allo stesso tempo volevo tanto,
tanto, che qualcuno mi aiutasse.
Ho trovato ciò che cercavo. Ho trovato delle persone che mi
vogliono bene. Ho trovato l’accettazione che ho
cercato tutta la mia vita. Ho trovato, soprattutto nelle Scritture
Viventi, un senso di Gesù, Dio nella nostra
umanità. Per la prima volta tutta quella teologia aveva per me un senso. Nel gruppo ho incontrato Gesù per
mezzo della comunità: “dovunque due
o più di voi si raduneranno nel mio nome”.... Ho
trovato l’amore e il perdono. Ho potuto finalmente dare un
nome al mio dolore e lasciare che Dio mi guarisse.”
- Francesca


“Ecco, la attirerò a me, la condurrò
nel deserto e parlerò al suo cuore.
Le renderò le sue vigne
e trasformerò la valle di Acor (dolore) in porta
di speranza.
Là canterà come nei giorni della sua giovinezza...
Mi chiamerai 'marito mio' e non mi chiamerai più 'mio padrone'...
...Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nella benevolenza e nell’amore,
ti fidanzerò con me
nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore.”
- Osea 2, 16-18, 21-22
Una parola speciale alle donne che hanno abortito
"Un pensiero speciale
vorrei riservare a voi, donne che avete fatto
ricorso all'aborto.
La Chiesa sa quanti condizionamenti
possono aver influito sulla vostra decisione,
e non dubita che in molti casi
s'è trattato d'una decisione sofferta, forse drammatica.
Probabilmente la ferita nel vostro animo non s'è ancor rimarginata.
In
realtà, quanto è avvenuto è stato e
rimane profondamente ingiusto.
Non lasciatevi prendere, però, dallo scoraggiamento
e non abbandonate la speranza.
Sappiate comprendere, piuttosto, ciò che si
è verificato
e interpretatelo nella sua verità.
Se ancora non l'avete fatto,
apritevi con umiltà e
fiducia al pentimento:
il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono
e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione.
A questo
stesso Padre ed alla sua misericordia
voi potete affidare con speranza
il vostro bambino.

Aiutate dal
consiglio e dalla vicinanza
di persone amiche e competenti,
potrete essere con la vostra sofferta testimonianza
tra i
più eloquenti difensori del diritto di tutti alla vita.
Attraverso il vostro impegno per la vita,
coronato eventualmente dalla nascita di nuove creature
ed esercitato con l'accoglienza e l'attenzione
verso chi
è più bisognoso di vicinanza
sarete artefici di
un nuovo modo di guardare
alla vita dell'uomo.
- Lettera
enciclica di Giovanni Paolo II
Evangelium vitae, n. 99
Clicca qui per un'analisi del brano appena letto
scritto dalla Dott.ssa Theresa Burke e suo marito Kevin Burke.

Per
leggere tutto il testo dell'enciclica cliccare qui.
Progetto Rachele è un'ulteriore sito in lingua italiana per approfondire il tema.
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psicoterapeutica professionale, nè deve sostituire la consulenza
di un professionista abilitato.
A volte l'esperienza di un aborto può creare intense emozioni che forse non potete gestire adeguatamente da soli.
In caso di necessità rivolgetevi ad un professionista abilitato.
© 2008-2022 Monika Rodman, Vigna di Rachele/Rachel's Vineyard Ministries™. Tutti i diritti riservati.
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