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Testimonianze di Psicoterapeute



Commento da una psicoterapeuta italiana:

" ... (S)ono state al ritiro due persone che seguo in terapia.
La risonanza in loro  è molto bella ed è bello accompagnarle adesso
perchè vedo il cuore,  toccato profondamente dall'Amore,
che torna a vivere.
Buon lavoro, grazie a voi."

Nella Chiesa Cattolica,  il bisogno di riconciliare e di risanare l'esperienza abortiva è solitamente affrontato indirizzando gli uomini e le donne che hanno abortito ad un sacerdote per il ministero sacramentale e la guida spirituale, oppure ad una psicologa o psicoterapeuta per trattare le ferite emotive che derivano da tale esperienza. Inoltre, negli Stati Uniti ed in altri Paesi, il personale e i volontari di un numero crescente di programmi pastorali che si occupano della problematica post-aborto (ad. es, consultori, uffici diocesani familiari, preparazione prematrimoniale o battesimale, cappellani ospedalieri) incoraggiano la partecipazione agli incontri di gruppo della Vigna di Rachele.  



Commenta un partecipante psicoterapeuta sulla propria esperienza del weekend:

"Si è notata un’ esperta competenza psicologica
ed una profonda preparazione spirituale
che credo siano state utili a noi tutti. "

I ritiri della Vigna di Rachele sono per molti aspetti un trattamento ideale
in quanto la loro struttura incarna un approccio collaborativo alla guarigione e funge da potente complemento ai servizi individuali di supporto umano e di sostegno spirituale offerti dalle psicologhe/psicologi, dai sacerdoti e da altri, ad esempio donne laiche o suore religiose formate nell'accompagnamento pastorale delle persone postabortive.



Commento di uno psicologo che presta servizio in un Centro di Consulenza Familiare di una diocesi italiana, poco tempo dopo che l'utente del servizio consultoriale ha partecipato al weekend della Vigna di Rachele:

     "Giusto una settimana fa ho visto a colloquio "E" ...
      Ho trovato un "E" non solo entusiasta di quanto ha potuto sperimentare e vivere durante il           weekend a Bologna, ma soprattutto finalmente serena ed in pace con se stessa.
      Sicuramente riferirò dell'iniziativa della Vigna di Rachele, e di questa positiva esperienza, agli       altri Centri della Confederazione Italiana Consultori di Ispirazione Cristiana che in Italia sono       sparsi in tutte le regioni.
      Grazie a voi di questo bellissimo servizio...
          Un caro saluto. AB"



Testimonianza
di
Roberta Gannon, MFT, psicoterapeuta

Membro delle equipe della Vigna di Rachele
di Oakland, California e di Santa Rosa, California

Un processo di gruppo attento alle dinamiche dei traumi


La psicoterapeuta Theresa Burke, da quando ha cominciato il suo lavoro per la guarigione post-aborto nel 1986,  ha creato dei gruppi di aiuto e un modello di trattamento attraverso il ritiro molto efficaci. I suoi gruppi erano molto frequentati e le persone hanno espresso grande soddisfazione di poter condividere, stando insieme, questo tipo di perdita.

I gruppi di aiuto consentono alle vittime del trauma di rompere il segreto e forniscono un luogo sicuro per affrontare onestamente la verità della loro esperienza. Abbiamo scoperto che la maggior parte delle vittime voleva trovare altre persone che avevano vissuto la stessa perdita, e di conseguenza, l’isolamento e il segreto.

Inizialmente, all’interno di alcuni servizi post-aborto o fra alcuni sacerdoti e psicoterapeute, è comprensibile la resistenza a qualsiasi approccio di guarigione di gruppo, data la delicatezza dell’argomento e per questioni di riservatezza. Comunque, con il crescente successo dei modelli di trattamento all’interno dei gruppi, molti programmi diocesani hanno cominciato ad includere programmi di questo tipo nel loro lavoro sul post-aborto, e sempre più sacerdoti suggeriscono la partecipazione alla Vigna di Rachele ai penitenti che confessano la partecipazione nell'aborto.

Negli ultimi dieci anni i ritiri della Vigna di Rachele si sono diffusi in tutto il mondo per l’efficacia di questo modello di guarigione. La persona postabortiva si riunisce insieme ad altri con cui condivide questa sua esperienza unica, la perdita, in un clima di amore, di accettazione, di sicurezza.

 

I ritiri della Vigna di Rachele offrono:

        
  • Un approccio integrato sia psicologico che spirituale
  • Un ambiente caldo, sicuro, e amorevole, grazie ad un'equipe composta da una facilitatrice, un sacerdote, una psicoterapeuta/psicologa e altri laici, alcuni dei quali hanno già fatto lo stesso percorso
  • Attività ed esercizi unicamente sviluppati per facilitare un processo graduale che consenta alle persone di progredire in maniera sicura nelle varie fasi dell'elaborazione del lutto post-aborto
  • Potenti meditazioni basate sulle scritture ("Scritture Viventi") che consentono ai partecipanti di entrare profondamente nella Parola di Dio e di incontrare Gesù in modo potente, sperimentando il Suo amore e la Sua compassione
  • Musica per il rilassamento, illuminazione particolare e preghiera
  • Liturgia quotidiana, adorazione eucaristica e il Sacramento della Riconciliazione
  • Un'ambiente toccato dalla bellezza e la tranquilità che permettono la necessaria elaborazione del percorso interiore

 

Un processo attento al trauma

I modelli di riferimento della Vigna di Rachele sono, in maniera unica, attenti al trauma. Mentre i partecipanti progrediscono nei passi della guarigione, i traumi lungamente sepolti riemergono e si risolvono. Le persone completano con successo il loro processo di guarigione eseguendo alcuni compiti essenziali. 

Questi compiti e il modo in cui si realizzano sono i seguenti:

1.     Cominciare a sopportare i ricordi profondamente dolorosi del vissuto di aborto, raccontando la propria storia e liberando il dolore e le emozioni profondamente sepolti.


2.     I partecipanti sono resi capaci di entrare in, e a lasciare andare, profonde emozioni dolorose, perché lo fanno mentre sperimentano il rilassamento della loro tensione cerebrale e del sistema nervoso, attraverso le Meditazioni delle Scritture Viventi, la preghiera, la musica, lo stare insieme ad altri che condividono la loro perdita, e la guida e il sostegno di un'equipe esperta e amorevole che conduce il ritiro.


3.     In particolare: la meditazione e la preghiera stimolano la corteccia frontale, la parte del cervello che integra esperienze cognitive ed emotive. Senza l’integrazione di queste esperienze le vittime dei traumi spesso rimangono incastrate in stati di iper-eccitazione e di panico o di dissociazione, insensibili e scollegati dalle loro emozioni.



4.     I partecipanti proseguono nelle diverse fasi della guarigione utilizzando rituali che fanno riemergere i ricordi e le sensazioni repressi. Questi esercizi e rituali riportano le persone nel presente mentre si aprono alle emozioni dolorose. L'incontrarsi in piccolo gruppo nell'ambiente del ritiro aiuta a disperdere gli elementi tossici del trauma, consentendo alle persone di progredire nel processo di guarigione e di completare il ritiro con il servizio memoriale la domenica pomeriggio.

5.     I partecipanti vivono un’esperienza di trasformazione in cui essi scoprono  significato nella tragedia avvenuta.






Sul nostro canale "YouTube" troverete vari video di particolare interesse per le psicoterapeute:
Depressione e stress postaborto
Un breve questionario offerto dalla nostra psicoterapeuta fondatrice

Guarire dopo l'aborto: parla una psicologa
Parla un'altra psicoterapeuta collaboratrice della Vigna di Rachele

Postaborto e La Vigna di Rachele
Intervista più approfondita con la psicoterapeuta fondatrice sull'origine della Vigna di Rachele, sulla decisione abortiva e sul fenomeno del lutto postaborto

"Guarire" l'aborto in un solo weekend?
Una spiegazione del ruolo del ritiro di 3 giorni nel percorso di guarigione interiore.


Libri suggeriti alle psicoterapeute:

- Rinascere si può: postaborto e riconciliazione, p. Massimiliano Michielan, ofm (Ed. Porziuncola, 2011)   L'autore è psicoterapeuta.




L'aborto apre spesso scenari di disperazione, di rabbia, di autocondanna, ma anche di rimorso e pentimento, qualunque possa essere stato il grado di effettiva responsabilità.Come si colloca la visione cristiana di fronte a tutto questo? Quale speranza può offrire nella vita e nell'anima di persone che hanno vissuto il dramma dell'aborto? Grazie al dono della riconciliazione, inserito dentro un percorso di crescita spirituale, la "ferita" dell'evento abortivo può trasformarsi in "cicatrice" la quale, lasciando la consapevolezza di quanto accaduto, diventa segno di quel perdono che aiuta non solo a vivere l'esperienza totalmente nuova ed insperata di una comunione reale con il bambino abortito, ma anche in una reale riconciliazione con se stessi e con Dio. Un'opera che può essere solo divina: colui che crea è anche colui che ri-crea nel suo amore infinito, al di là di ogni possibilità umana.
 



Forbidden Grief: The Unspoken Pain of Abortion ("Lutto proibito: il dolore taciuto dell'aborto"), Theresa Burke, PhD (Psicoterapeuta fondatrice della Vigna di Rachele)

        (Leggete i primi capitoli  già tradotti in lingua italiana. L'intero libro è in via di traduzione.)

 
Capitolo 7: Collegamenti con il passato


Attraverso sessioni di psicoterapia individuale e di gruppo, la  Dr.ssa Burke ha dedicato più di 25 anni alla ricerca e al trattamento delle donne che lottano con i postumi dolorosi dell'aborto. Molte delle donne che lei ha trattato si sono rivolte a lei perchè altri psicoterapeuti hanno rifiutato di credere che un aborto potesse essere la causa di un trauma significativo. Altre donne si sono rivolte a lei perchè la loro famiglia e i loro amici hanno mancato di capire la realtà del loro dolore e sofferenza.

L'aborto causa conflitti. Molte donne hanno detto di aver affrontato una battaglia interiore giornaliera tra  il condannare se stesse e difendere la propria scelta. Attingendo all'esperienza e all'intimità di centinaia dei suoi  clienti, la Dr.ssa Burke mostra come i sentimenti repressi  possono essere esternati attraverso comportamenti autodistruttivi, relazioni interrotte, ossessioni , disturbi dell'alimentazione, difficoltà genitoriali e altri problemi emozionali o comportamentali. Forbidden Grief dà al lettore una migliore comprensione della natura e dell'origine dei postumi irrisolti dell'aborto e di quali passi possono essere intrapresi alla ricerca di un risanamento interiore.


L'equipe che guida il cammino verso la guarigione

L'equipe guida è normalmente composto da:

  • Una coordinatrice/facilitatrice
  • Una(o) psicoterapeuta/psicologa(o)
  • Un sacerdote
  • Uomini e donne guariti dai loro aborti che, dopo un tempo di discernimento e di formazione personale, offrono il dono della loro presenza e sostegno
  • Altri laici collaboratori che non hanno avuto personalmente l'esperienza di aborto però hanno avuto una forte esperienza della Misericordia di Dio e si mettono a servizio delle persone accolte nella Vigna di Rachele


Il ritiro della Vigna di Rachele offre un aiuto concreto ed è una espressione di solidarietà con le persone ferite dall'esperienza dell' aborto.

Coloro che offrono i ritiri weekend ed i gruppi settimanali della Vigna di Rachele
sperano, però, di rappresentare solo una parte di un più ampio circolo di persone che possano dare un sostegno alle persone post-abortive in cammino verso la guarigione.

In un certo senso, tutti noi possiamo far parte del circolo di sostegno, di amicizia e di solidarietà che aiuteranno un caro familiare o una cara amica a risanare questa ferita.


Tra coloro che possono dare un ulteriore sostegno
alla persona post-abortiva ci sono:

  • Medici oppure altri professionisti del campo sanitario
  • La psicoterapeuta o psicologo
  • Il coniuge di chi ha vissuto l’aborto
  • Un'amica di fiducia oppure un familiare di fiducia di chi ha vissuto l'aborto
  • Un sacerdote e/o direttore spirituale
  • Rappresentanti del Progetto Rachele diocesano o della pastorale familiare diocesana (ad esempio, la coppia guida/leader del corso per i fidanzati)
  • Volontari di un centro di aiuto alla vita o alla donna in gravidanza, particolarmente se si tratta di una donna post-abortiva che ora è di nuovo incinta

Avendo offerto consulenze individuali, gruppi di aiuto e ritiri weekend, tra questi abbiamo trovato di particolare utilità i ritiri di un fine settimana, in cui le persone possono completare i passi di elaborazione del lutto che aprono la strada alla guarigione senza la naturale interruzione che è tipica di un percorso di consulenze individuali di più settimane o dell’esperienza di un gruppo di supporto settimanale.

Detto questo, abbiamo anche trovato di grande importanza offrire servizi e riferimenti aggiuntivi al fine settimana di ritiro. I gruppi di mutuo aiuto, la consulenza individuale, la direzione spirituale, e, per le nostre sorelle e i nostri fratelli protestanti, gli studi biblici, possono essere offerti come un continuum di servizi dell'apostolato per il post-aborto.



Intervista con Jessica Slovensky

sul ruolo della professionista in un gruppo di guarigione

Jessica C. Slovensky, M.Ed., LPC, NCAC II  è membro dell'equipe della Vigna di Rachele di Atlanta, Georgia, USA. Ha oltre 15 anni di esperienza lavorativa nel campo della salute mentale e nel settore della dipendenza da sostanze. Gran parte del suo lavoro è rivolto al trattamento professionale di persone dipendenti da sostanze, di persone che hanno commesso un reato e alle vittime di abusi sessuali. E’ anche membro del consiglio di amministrazione e facilitatore di gruppi PATH (Post-Abortion Treatment and Healing, ossia "Trattamento e Guarigione del Post Aborto") ad Atlanta. Offre corsi di formazione per colleghi professionisti e per altri laici riguardo il trauma post aborto e il suo risanamento.

Jessica è membro attivo dell'apostolato del “rispetto della vita” presso la sua parrocchia. E’ moglie del suo amorevole marito Michael e madre di tre ragazzi. 

Abbiamo chiesto a Jessica di parlarci del suo lavoro come counselor professionista per il post-aborto.

Cosa puoi raccontare agli altri counselor che ti è sembrato utile nel lavoro con le persone che hanno avuto l'esperienza dell'aborto?

E' importante riconoscere che coloro che hanno vissuto l’aborto spesso non collegano i loro problemi attuali all’aborto. E’ molto importante comprendere il lutto associato alla perdita di un bambino in questo modo. E’ importante comprendere il trauma collegato all’esperienza di aborto. E’anche essenziale capire che una donna non ha preso una decisione di questo tipo da sola e che di conseguenza le sue relazioni ne hanno risentito. Inoltre, sappiate che cercherà di addossarsi solo su di sé tutto il peso del peccato, il lutto, la vergogna… cercherà di controllare questo in modo tale da poter continuare a punire sé stessa per la sua “scelta”.


Mentre è importante la consulenza post-aborto individuale, le donne e gli uomini che hanno avuto quest'esperienza devono sapere che non sono soli nelle loro reazioni e nella loro sofferenza. E 'imperativo che il nostro piano di trattamento comprenda un trattamento di gruppo in modo che gli individui capiscano che non sono soli, che non sono pazzi, e affinché ottengano considerazione per i sentimenti e le loro paure. Ciascuno vuole appartenere ... questo è il "suo" gruppo. Questo è il luogo dove le persone che hanno avuto quest'esperienza normalmente taciuta si sentono comprese.

Ricordate: ci sono innumerevoli esperienze di gruppo per tutti i tipi di problemi: alcolismo, abuso sessuale, tossicodipendenza, disturbi alimentari, ecc, ma raramente si vede  un gruppo di PAS (Stress o sindrome post-aborto). Purtroppo l'American Psycological Association afferma che il trauma post aborto non esiste ... così come può uno trovare un gruppo per qualcosa che "non esiste"?

 
Com'è servire da terapista in un gruppo di ritiri della Vigna di Rachele? Cosa hai trovato di speciale in questo ruolo e come hai fatto, come counselor, ad adattarti al lavoro di gruppo?

E’ un’esperienza diversa passare dal ruolo di counselor dirigente a quello di far parte di un gruppo di ritiri. Ma ho imparato che essere membro di un gruppo per i ritiri è un'esperienza sorprendentemente positiva. Sono stata in grado di vedere cosa stava accadendo dal punto di vista clinico … di capire le dinamiche e sottili sfumature dell’ansia o della paura e la comunicazione non verbale.  Sono stata capace di essere onesta con loro e, in alcuni casi, di confortarli senza doverli analizzare. E’ stato un tempo “esperienziale” non educativo, anche se il momento educativo è sicuramente presente nei ritiri. Sono stata capace di fargli “vivere il momento” pienamente e so che, senza dubbio, Dio li stava tirando fuori dal dolore e dall’ansia attraverso le Scritture Viventi, attraverso il percorso del ritiro e attraverso il supporto e la comprensione unica che offrono i membri dell'equipe che hanno avuto l'esperienza dell' aborto e che, dopo aver fatto un proprio percorso di guarigione, offrono il dono di sostegno alle persone che stanno lottando per prima volta a risanare quell'esperienza.

E’ stata un enorme benedizione personale, spirituale e professionale essere coinvolta nei ritiri. Essere membri di un'equipe che aiuta a guarire dall’aborto è come essere le membra che insieme formano il corpo di Cristo. Ciascuno di noi ha dei doni che Dio gli ha dato. Noi li usiamo per la Sua Gloria. E’ bello anche rendersi conto che ciascuno di noi non ha la stessa idea degli altri, e che nessuno, da solo, deve farcela da solo. Noi impariamo ad avere prospettive diverse dai diversi membri del gruppo.

 In che modo il ritiro ti ha aiutato nella relazione terapeutica con persone che soffrono a causa dell’aborto?

Il ritiro della Vigna di Rachele è una risposta al problema fondamentale … non solo alla manifestazione di sintomi. Ho imparato il valore e la forza della meditazione esperienziale.  Ho visto subito il cambiamento nelle persone una volta che esse si sono incamminate nella meditazione e hanno sperimentato la potenza risanatrice di Cristo. Mai nella mia vita avevo visto risultati così veloci ed efficaci in tre giorni di lavoro profondamente intenso. Mi sento come se avessi spinto con fatica il lavoro con i miei clienti per anni e non avessi mai raggiunto il cuore della questione usando solo un approccio cognitivo.




Una volta che le partecipanti  al ritiro hanno sperimentato una guarigione tanto potente, altre aree della loro vita divengono chiare. Capiscono meglio se stessi e gli altri. Questioni che una volta erano molto confuse divengono chiare come il cristallo e successivamente, divengono di reale aiuto per la terapia. Le cose cominciano veramente ad avere un senso, le loro abitudini e i modelli di comportamento diventano comprensibili e, probabilmente per la prima volta dall’aborto, si sentono comprese ed amate, anche quando la verità viene rivelata. Il momento di chiarezza vissuto nel ritiro si tramuta veramente in molti momenti di chiarezza! In questo modo il gruppo e il lavoro del ritiro realmente integra e migliora l’esperienza di counseling.

Sento di essere più soft come clinico. Il mio approccio era più cognitivo comportamentale e poco emotivo. Questo ha comportato che sono più gentile e cortese e non colpisco così fortemente come prima.



Testimonianza
di
Celia Ryan,
psicoterapeuta specializzata nell'elaborazione del lutto
1946-2016
L'eterno riposo dona a lei, O Signore!

Formatrice nella Vigna di Rachele

e componente dell'equipe di Washington, DC, USA

Il mio lavoro come psicoterapeuta nella Vigna di Rachele è stato un cammino pieno di grazie e di meraviglie, sia personali che professionali. Quest’avventura la chiamo proprio usando il titolo del famoso canto Gospel: è il  mio cammino di “amazing grace", ossia di grazia straordinaria.

Già da quasi 20 anni lavoro nel campo della guarigione postaborto. Come psicoterapeuta con specializzazione nell’elaborazione del lutto ho trovato che questo lavoro si sposa bene con la mia passione per aiutare le persone ad attraversare la porta del lutto per trovare, oltre essa, nuova vita. Ho potuto impiegare la mia formazione e la mia esperienza precedente per gestire i gruppi settimanali e i ritiri weekend della Vigna di Rachele.

Tramite il Progetto Rachele della mia arcidiocesi (di Washington, DC) avevo in precedenza studiato il problema dei postumi e del trauma che può seguire l’esperienza dell’aborto, e avevo aiutato diverse persone attraverso consulenze individuali. Mi sono convinta dell’efficacia del metodo della Vigna solo dopo aver partecipato al primo convegno formativo della Vigna di Rachele, una decina di anni fa. Il tessuto unico di una solida psicologia e di  una spiritualità che mi sembrava molto autentica mi ha colpito fortemente. Ho potuto vedere subito che questo processo porta un tocco dello Spirito Santo.

Ero già una buona psicoterapeuta prima di aver iniziato a lavorare con il programma della Vigna, ma ora sono una terapeuta molto migliore. I metodi e la sensibilità che ho acquisito e sviluppato nella Vigna, le molte storie che ho avuto l’onore di ascoltare, mi hanno insegnato e benedetta, la compassione che ho visto tra i partecipanti, versata nelle anime ferite, il ristoro e la guarigione di cui sono stata testimone, e il maturare della mia crescita professionale – tutti questi doni li ho ricevuto attraverso la mia partecipazione a questo apostolato.

Infatti, per i professionisti, suggerisco questo programma di guarigione come 
un’ ottima forma di formazione continua. Che decidiate o no di diventare parte dell’equipe imparerete tantissimo su voi stessi e sul trauma postaborto, molto più di ciò che potreste immaginare.

Ero una cristiana praticante prima di lavorare nel programma Rachele, ma attraverso questo programma sono stata enormemente arricchita nella mia fede personale e ho così approfondito la mia vita spirituale. Per me è davvero un privilegio far parte di quest’opera meravigliosa di Dio, e Gli sono grata ogni giorno per queste opportunità. Tramite questo bellissimo lavoro Lui mi colma di grazie e di benedizioni e ha fatto crescere tantissimo la mia fiducia in Lui, e nel Suo amore. Non è senza fatica, non è facile, ma la fatica è piena di amore e piena di gioia perché permette alla professionista di essere, insieme agli altri membri dell’equipe,  uno strumento della Divina Misericordia. Tutti noi che lavoriamo in questa Vigna sacra siamo chiamati a condividere i suoi frutti.

Celia Ryan, DCSW, LISW-CP, CT

  "Verranno e canteranno inni sull'altura di Sion,
affluiranno verso i beni del Signore,

verso il grano, il mosto e l'olio, verso i nati dei greggi e degli armenti.
Essi saranno come un giardino irrigato, non languiranno più.
Allora si allieterà la vergine alla danza; i giovani e i vecchi gioiranno.
Io cambierò il loro lutto in gioia, li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.
Sazierò di delizie l'anima dei sacerdoti e il mio popolo abbonderà dei miei beni."

- Geremia 31, 12-14

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A volte l'esperienza di un aborto può creare intense emozioni che forse non potete gestire adeguatamente da soli.
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